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ANSA 24/02/2010

"Risparmio ed eccellenza in Sanità, le mense scolastiche romane"

Roma, 24 febbraio – Nell'ambito degli incontri informativi sull' eccellenza come fonte di risparmio in sanità, si è svolto in Campidoglio il terzo appuntamento promosso dal delegato del sindaco per le Asl e i rapporti con enti ed istituzioni sanitarie, Adolfo Panfili, centrato sulle iniziative dell'assessorato capitolino alle politiche scolastiche per l'educazione nutrizionale nelle scuole romane...

 

Risparmio ed eccellenza in Sanità, le mense scolastiche romane


Roma, 24 febbraio – Nell'ambito degli incontri informativi sull' eccellenza come fonte di risparmio in sanità, si è svolto in Campidoglio il terzo appuntamento promosso dal delegato del sindaco per le Asl e i rapporti con enti ed istituzioni sanitarie, Adolfo Panfili, centrato sulle iniziative dell'assessorato capitolino alle politiche scolastiche per l'educazione nutrizionale nelle scuole romane.
Fra gli altri hanno partecipato all'incontro: Heinz Beck, chef e componente Commissione per il futuro di Roma Capitale; Angelo Troiani, chef e componente Commissione tecnica che ha predisposto i menu regionali nelle mense scolastiche del Comune di Roma; Margherita Bonamico, responsabile Unità Celiachia e Patologie da malassorbimento, Dipartimento Pediatria Università "La Sapienza".
 


La ristorazione collettiva in ambito scolastico ha una fondamentale importanza per acquisire abitudini alimentari corrette che, insieme a stili di vita adeguati, contribuiscono a prevenire già dai primi anni di vita molte malattie.
Le indagini epidemiologiche dimostrano che oggi sono tanti i bambini che mangiano male, sia a livello quantitativo che qualitativo, mentre cresce l'allarme per la diffusione di patologie come allergie, obesità, malattie metaboliche, diabete e disturbi dell'alimentazione, legate ad abitudini alimentari scorrette.

Nelle mense delle scuole romane, dell'infanzia, primarie e secondarie, i pasti giornalieri serviti sono circa 150 mila; di questi circa 10mila sono diete speciali, richieste al 70% per patologie e al 30% per motivi religiosi.
Il 70% dei prodotti offerti sono biologici e provengono da 400 aziende nazionali, di cui 80 situate nel Lazio.
Da gennaio vengono proposti menù regionali italiani.

L'assessore alle politiche educative, Laura Marsilio ha dichiarato: "E' necessario cominciare dalla scuola materna un progetto educativo che consenta di coinvolgere le famiglie nel lavoro di promozione e sostegno ad una alimentazione sana, ad uno stile di vita corretto. La riscoperta della dieta mediterranea che si promuove con i menu regionali vuole essere un ulteriore passo verso un percorso educativo di corretta alimentazione e insieme di riscoperta delle tradizioni peculiari del nostro paese, così ricco di storia anche sotto l'aspetto gastronomico. La prevenzione è il primo fondamentale passo verso la tutela della salute e quindi verso il risparmio in sanità pubblica." .

24 FEB 2010 - MDF